manuale del sommelier - presentazione

Il vino è sempre stato uno straordinario protagonista della quotidianità di quei popoli che hanno avuto la fortuna di produrlo e consumarlo, ed oggi, più che mai, lo è anche di realtà che non hanno una storia millenaria della vite e del vino da raccontare.
Di grande attualità, espressione di una modernità che non ha uguali nel campo delle bevande, siano esse alcoliche o non alcoliche, questo prodotto vive una situazione di mito e rito, soprattutto fra le nuove generazioni, che lo stanno scoprendo da poco tempo, ma nel modo più corretto, cioè con moderazione.
Il messaggio della sobrietà "bere poco, per bere bene", che l'Enoteca ha lanciato nel corso del 2003, con il progetto speciale "Vino e Giovani", così prontamente recepito dai 60 mila giovani coinvolti dalle iniziative che l'Enoteca ha sviluppato in ogni Regione del nostro paese e, in particolare, nelle Università, dove hanno avuto un particolare successo le degustazioni, sia quelle guidate da esperti che quelle aperte alla libera scelta dei vini messi a disposizione da giovani produttori, ci hanno dato la conferma di una tendenza che è appena partita.
"Bere poco, per bere bene" od anche "bere bene per bere poco" dicono che se bevi poco apprezzi meglio la qualità, e, che quando scegli la qualità, sei portato a bere poco, perché essa basta per dare tutte le risposte che uno si aspetta dal vino, che, prima ancora di essere una bevanda, è uno straordinario prodotto culturale.
Testimone principe del territorio, cioè dell'entità che contiene fondamentali valori come quello dell'ambiente, del paesaggio, ma anche della storia, della cultura e delle tradizioni, del rapporto, segnato dal tempo, dell'uomo con la terra, il vino di qualità ha la capacità di raccontare e di emozionare. Al pari di un amico vero, sincero, solidale che ti apre al dialogo e non ti lascia solo a vivere i silenzi.
Emozioni, dialogo, piaceri, sogni, memoria, gusto, e, ancora, fantasia, creatività, ispirazione sono racchiuse tutte dentro quel rapporto corretto che è dato dalla moderazione, dalla sobrietà.
Ecco che un'altra iniziativa dell'Enoteca, realizzata nella metà del 2003, viene a sostenere queste nostre riflessioni: la pubblicazione "Sensi DiVini", che, per la prima volta, scopre i segreti del cervello all'atto della degustazione e lo fa con l'aiuto di neurologi, scienziati di fama mondiale, che hanno studiato il fenomeno e con l'apporto di nuove tecniche di imaging non invasive messe a punto dall'iStituto di ricerca "S. Lucia" di Roma.
Il cervello umano, questa straordinaria centrale delle meraviglie, di fronte ad un assaggio di vino, ha reazioni ampie ed articolate in un soggetto abituato a bere e a degustare, diversamente da chi non beve e non sa cos'è il vino.
In pratica più uno sa, più uno reagisce e riceve emozioni, come a significare che la cultura del vino quanto più è profonda tanto più esalta l'atto della degustazione che è cosa ben diversa del bere per bere che appaga la sete ma non il bisogno dell'emozione che il colore, con i suoi particolari riflessi, il profumo con i suoi sentori di fiori o frutta ed il sapore riescono ad esprimere.
Questa cultura del vino, che da 70 anni tiene impegnato l'Ente Mostra Vini e la sua Enoteca italiana con le iniziative promozionali, in Italia ed all'estero, e quelle editoriali, con una collana che solo negli ultimi mesi si è arricchita di 18 nuove pubblicazioni, trova nel "Manuale del Sommelier" un punto di riferimento importante per chi vuole scoprire un mondo complesso ed affascinante qual è quello del vino e, nel contempo, lo vuole conoscere e riconoscere, accudire e conservare, servire, raccontare e, infine, degustare.
Una sequenza che richiama la scelta, la selezione, la cantina, la tavola, le pietanze, i bicchieri e tutto quanto necessario per consumare nel migliore dei modi il rito della degustazione, della buona tavola, del convivio.
La ristampa di questo manuale sta a significare il successo di una pubblicazione, voluta dall'Enoteca italiana e realizzata dalla Editrice Giunti, che conferma il crescente interesse del consumatore per il vino e i territori che meglio lo esprimono.
Pasquale Di Lena

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